Una ciaspolata sul Corno del Renon

Passo dopo passo verso la felicità 

Corno del Renon
Magia d'inverno, con le ciaspole ai piedi, addentrarsi nella natura. Una ciaspolata sul Corno del Renon è un'esperienza indimenticabile, ogni mercoledଠsu prenotazione!
Questo mi è stato confermato mercoledì scorso partecipando ad una ciaspolata guidata. In particolare i pini completamente ghiacciati hanno lasciato un ricordo speciale in tutti i partecipanti.

Cristalli sotto il sole
Alle 10.30 ci incontriamo alla stazione di partenza della cabinovia del Corno di Renon. Il cielo è blu e senza una sola nuvola, l'aria fredda e chiara. Giuseppe, la nostra guida discreta ma molto simpatica, prova con noi le racchette da neve che possiamo prendere in prestito gratuitamente dal noleggio di sci. Prima che ce li allacciamo prendiamo la cabinovia fino alla stazione a monte sui 2000m (gratuitamente con la RittenCard). Qui parte il nostro tour e raggiungiamo a piedi il Lago Nero, un lago artificiale che è naturalmente congelato in questo periodo dell'anno. Già dopo pochi metri siamo sbalorditi: il paesaggio intorno è mozzafiato poiché aveva piovuto nella notte e poi un forte vento si era alzato che ha formato sugli alberi e pini formazioni di ghiaccio che ora scintillano come cristalli. Lungo la strada intorno al lago ci fermiamo più volte per fare delle foto di questo particolare spettacolo naturale.

A contatto con la natura
Ma poi camminiamo rapidamente fino a quando vediamo le prossime capanne e traversiamo la pista da sci. Giuseppe ci chiede se vogliamo raggiungere la cima. Grazie alla piccola dimensione del gruppo può adattarsi alle esigenze dei partecipanti e decidere il percorso a secondo delle condizioni e preferenze. Per noi è chiaro: la meta è la cima. Anche se è già in vista abbiamo bisogno di una buona ora per raggiungerla. Un sacco di tempo che ci resta per scoprire il mondo invernale della montagna e godersi la natura al di fuori dal circo sciistico. I nostri occhi vedono solo uno splendore bianco, da sentire c’è solo il nostro respiro e il rumore delle ciaspole.

360 gradi Cinema di Montagna
Arrivati a 2260 m ci aspetta un cinema speciale: una vista a 360 gradi sulle cime delle montagne altoatesine. Appoggiati al rifugio con un tè in mano ci godiamo il panorama mozzafiato. Il sole solletica il naso, il corpo recupera dallo stress e dal rumore del mondo.
Poi si cammina di nuovo in discesa per il rifugio Unterhornhaus. Il nostro pranzo abbiamo guadagnato onestamente e nell’ambiente caldo abbiamo tempo di chiacchierare in pace. Giuseppe racconta che in inverni con più neve è possibile partire con le ciaspole dalla stazione a valle della cabinovia e che ci sarebbero innumerevoli possibilità di camminare fuori dai sentieri battuti. Tuttavia, siamo convinti che l’escursione di oggi è quasi impossibile da superare e così dopo quattro ore torniamo esausti ma pieno di endorfini al parcheggio.

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